I.C. "G.Bertolotti" – Gavardo (BS)

Comunicazione utilizzo telefono cellulare a scuola

Gavardo, 19 gennaio 2016

 

Alle famiglie degli alunni della SSPG

 

Oggetto: comunicazione utilizzo telefono cellulare a scuola

In seguito alla segnalazione da parte di alcuni genitori dell’uso improprio del telefono cellulare a scuola, nonostante il previsto divieto, si pregano le famiglie di leggere la circolare ministeriale n.30 del 15 marzo e la direttiva Miur 30 novembre 2007 (pubblicate sul sito nella sezione “Normativa per i genitori”), il cui contenuto essenziale si riassume qui di seguito.

La suddetta circolare specifica che “l’uso del cellulare e di altri dispositivi elettronici rappresenta un elemento di distrazione sia per chi lo usa sia per i compagni, oltre che una grave mancanza di rispetto per il docente, configurando, pertanto, un’infrazione disciplinare sanzionabile attraverso provvedimenti orientati a prevenire e scoraggiare tali comportamenti”.

Con la successiva direttiva del 30 novembre 2007, il Ministero chiarisce che “gli studenti, i docenti o altri soggetti della comunità scolastica che vorranno scattare delle fotografie o effettuare registrazioni audio o video all’interno delle istituzioni scolastiche, con il proprio telefono cellulare o altri dispositivi, e successivamente utilizzare, divulgare, inviare i dati personali acquisiti, sono obbligati a porre in essere due adempimenti:

  • Si deve informare la persona interessata circa:
  • le finalità e le modalità del trattamento che si intende effettuare in relazione a tali dati;
  • i diritti di cui è titolare in base all’art. 7 del Codice, quali, ad esempio, il diritto di ottenere la cancellazione o la trasformazione in forma anonima dei dati personali;
  • gli estremi identificativi di colui che usa il telefono cellulare o altri dispositivi per raccogliere i dati.
  • Deve acquisire il consenso espresso dell’interessato. Nel caso in cui il trattamento riguardi dati di tipo sensibile, occorre acquisire il consenso in forma scritta, fermo restando il predetto divieto di divulgare i dati sulla salute”.

Chi non rispetta l’obbligo di preventiva informativa all’interessato dovrà pagare una sanzione amministrativa che va “da un importo minimo di 3.000 euro fino a un massimo di 18.000 euro, in caso di dati sensibili o di trattamenti che comportino situazioni di pregiudizio, di grave detrimento anche con eventuale danno, la sanzione va da un minimo di 5.000 euro fino a un massimo di 30.000 euro (cfr. art. 161 del Codice).

L’uso sempre maggiore della messaggistica istantanea (WhatsApp, Messenger, Facebook, Ask etc…) da parte dei ragazzi, purtroppo anche con finalità volgari e offensive verso i pari, richiede un’attenzione condivisa fra scuola e famiglie, al fine di ottimizzarne la valenza positiva e di neutralizzarne quella che ha un impatto negativo e imprevedibile sugli alunni di questa fascia d’età (si pensi al fenomeno del cyber bullismo e agli ultimi episodi di cronaca).

Si comunica che i docenti effettueranno controlli a campione nelle classi, così da accertarsi che i telefoni siano spenti, nel caso non lo fossero, si applicheranno le misure previste dal regolamento di disciplina.

Confido nella collaborazione educativa reciproca e invito le famiglie a spiegare bene le conseguenze anche economiche di gesti collegati all’uso improprio del telefono cellulare, della cui gravità i ragazzi non sempre sono in grado di rendersi conto.

Cordiali saluti

Il dirigente scolastico

Maurizia Di Marzio

(Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi e per gli effetti dell’art. 3, c. 2, D. Lgs. n. 39/1993)